



DA NON PERDERE
L'attrazione principale dell'isola è chiaramente rappresentata dalle sue tantissime spiagge.
Un sito molto utile di riferimento per potersi orientare tra le tante località balneari dell'isola è questo:
http://www.fuerteventura-alternativ.de/en/Beaches perchè è grazie alle loro dritte che si riesce a trovare facilmente le migliori spiagge che altrimenti diventerebbero difficoltose da individuare (prima) e da raggiungere (dopo) Il sito è in inglese, ma si capisce tutto abbastanza chiaramente e così, stampa alla mano, ogni volta potete andare a vedere un posto differente. Gli accessi ai posti migliori quasi sempre NON sono segnalati sui cartelli stradali, o meglio c’è la segnalazione della relativa “urbanizacion”, ma non della spiaggia (non troverete mai, ad esempio, il cartello con scritto “tra 100 metri svincolo per la Playa de Sotavento” )
Una cosa che salta immediatamente all'occhio delle spiagge spagnole è che non c’è come in Italia il business dei lidi organizzati: qui gli stabilimenti con gli ombrelloni sono in netta minoranza ed avete tutta la battigia a disposizione per sistemarvi dove meglio ritenete. E visti gli spazi enormi delle spiagge di Fuerteventura, il vostro vicino di telo si ritroverà a non meno di 10-15 metri da voi (e sto parlando di spiagge “affollate”…) Quasi tutte le spiagge hanno un “chiringuito” dove poter prendere qualcosa da mangiare ma non si segnalano però bagni pubblici. Altra precisazione sulle spiagge: se siete *particolarmente* pudichi o suscettibili alla vista del nudo, evitate assolutamente Fuerteventura e ripiegate altrove. In tutta l’isola (attenzione, non ho detto solo su una o due spiagge…T U T T A ) è praticato nonché altamente tollerato il naturismo. Naturalmente non nei centri abitati. L’impatto iniziale può essere un po’ traumatico, nel senso che non ci si aspetta una tale quantità di gente in divisa “minimalista” Ma dopo già qualche minuto non ci si fa più caso agli arzilli 60 enni che vi camminano davanti come mamma li ha fatti…
Ovviamente il rispetto in questo caso è la prima cosa, quindi evitate di andare sulle spiagge con intenzioni morbose, armati di macchinetta fotografica o cellulare e pronti a fare foto a certi “dettagli” Difficilmente troverete un naturista che si sistema a pochi metri dal bagnasciuga, quasi tutti preferiscono sistemarsi o nelle siepi all’inizio della spiaggia, oppure, in alternativa, dentro i tanti piccoli “anfiteatri” di pietre che si trovano su quasi tutte le spiagge: sono dei cerchi di pietre nere alti mezzo metro, costruiti per prendere il sole senza essere troppo disturbati dal vento (o da sguardi indiscreti…)
Dicevamo, le spiagge: per quanto riguarda la temperatura dell' acqua alle Canarie, va detto che l'acqua *non* è calda, intesa come qulla a cui siamo abituati ad Agosto nelle spiagge nostrane. Fondamentalmente per i primi 2 minuti bisogna un attimino adeguarsi. Ma chiariamoci: non è neppure così gelida come parecchi dicono! Anzi, quando si esce dall'acqua e col sole che ti inizia ad asciugare, ci si sente belli rintemprati. E poi una volta che si sta dentro la sensazione di frescura dell'acqua va piano piano sparendo. Infine dipende in gran parte dalle spiagge e da come gira il vento: a Sotavento non ho fatto il bagno perchè era ventilatissimo, mentre alle dune di Corralejo l'acqua era calmissima e tendenzialmente più calda.
1) Jandia = per intenderci, è quella dove si trova il faro e dove il sud dell’isola, visto dall’alto, fa una curva a gomito. La spiaggia è enorme, sia in larghezza che in lunghezza ed è anche quella che abbiamo trovato più affollata di gente. Per raggiungerla bisogna parcheggiare o al centro commerciale Ventura e prendere il sottopassaggio, oppure più avanti (verso Morro) in uno dei tanti parcheggi sulla strada e poi tagliare passando in mezzo alla palizzata. La spiaggia in se non è tra le più caratteristiche. Mediamente ventilata e forse un po’ monotona, tutta uguale. Si segnala la presenza di nudisti, particolarmente nelle siepi a inizio spiaggia.
2) Esquinzo = è immediatamente attaccata a Jandia, ma già più bella e particolare. La spiaggia si raggiunge svoltando per l’omonima località dalla FV-2. Poi dovete scendere giù verso la fine del paese, andando in direzione del mare. A quel punto vi buttate totalmente a sinistra e si arriva alla fine del paese, scorgete un pezzettino di marciapiede sgarrupato da cui si intravede l’inizio di un pezzo di strada sterrata . Ed è li che dovete scendere. Qui il mio voto sale perché la spiaggia è più raccolta e di conseguenza le onde sono meno forti, così come il vento. Compaiono i primi anfiteatri di pietra. Forte presenza di nudisti, anche passeggianti
3) Sotavento = percorrendo la FV-2, dovete svoltare al km. 72 (le indicazioni dicono “Risco del Paso”) Dopo un bel pezzo di strada asfaltata, si fanno altri 300 metri di sabbia e si arriva in una piana che funge da parcheggio. Il paesaggio è assurdo perché sembra di essere nel mezzo del nulla! Alle vostre spalle montagne e dune, ai due lati distesa di spiaggia infinita di cui non si riesce a vedere la fine e di fronte il mare La spiaggia è forse quella più particolare, perché sin dalle prime ore del mattino a causa delle maree si disegnano strani giochi sul bagnasciuga, cioè una specie di barriera di sabbia nel bel mezzo del mare e che si estende per diverse centinaia di metri. La spiaggia si caratterizza per il forte vento (il nome Sotavento e la massiccia presenza di windsurfisti non sono un caso….): anche sistemandosi nei cespugli ad inizio spiaggia, dopo un po’ il vento comunque inizia a rintronare. I nudisti ci sono, ma la spiaggia è talmente sconfinata che ne sembrano 2-3 in tutto Ah, l’acqua qui era davvero fredda….
4) Costa Calma = evitabilissima a mio parere. E’ uno spiaggione cittadino, con alle spalle hotel ed appartamenti, nulla di così imperdibile. Clima ed ambiente per lo più familiare ed in effetti è scarsa la presenza di nudisti. Noi non ci siamo neppure fermati. Ci si arriva andando nella omonima località e poi bisogna prendere la strada parallela alla superstrada. Non appena vedete una discesa a mare, svoltate verso sinistra con l’auto e ve la trovate davanti. Spiaggia, tra le altre cose, molto ventilata (essendo in zona di quella precedente)
5) Cofete = La spiaggia più difficile e scomoda da raggiungere di tutta l’isola!! Andando in direzione del porto di Morro Jable, a un certo momento sulla destra c’è una svolta che indica Cofete e Punta de la Cruz. Percorsi un paio di chilometri come si deve (ossia su strada normale), inizia il “calvario”. I primi 12 km. sono di sterrato abbastanza normale e quel tratto in parecchi punti si può fare in terza. Anche qui è buona norma strombazzare nelle curve cieche, più che altro perché è pieno di pick-up e fuoristrada di gente del posto (guide o abitanti) che corrono parecchio. Dopo un bel po’ di strada, si arriva a un bivio e c’è scritto “Cofete 8 km” Qui inizia la parte più brutta (ma anche la più scenografica) del tour: la strada sterrata diventa un tratturo.La strada non è delle più semplici da percorrere, è impegnativa, bisogna andare molto lentamente e bisogna stare molto attenti alle buche molto grosse nel bel bezzo della carreggiata. Un primo pezzo è tutto di tornanti in salita. Ma poi una volta in cima la strada diventa strettissima, non esiste un accenno di guard rail e giù è un bel salto nel vuoto di diverse decine di metri… Capiterà di incrociare l’automobilista che vuole passare a tutti i costi prima di voi, quando la strada non lo consente: non fate manovre azzardate in retromarcia, ma aspettate di trovare uno slargo per far passare. Arrivati in cima, la vista è fenomenale: si vede buona parte della costa ovest dell’isola, il mare con le onde giganti e bianche di spuma e la spiaggia di Cofete. Dopo un altro pò di strada si passa davanti ad un gruppo di case. A quel punto si arriva in spiaggia e davanti si staglia l'Oceano Atlantico con onde altissime: attenzione perchè il vento è davvero forte e spesso ci sono delle folate abbastanza fastidiose. Sconsigliato chiaramente farsi il bagno... Suggerimento: non incamminatevi troppo tardi, sennò rischiate di essere sorpresi dal buio e peggio ancora di non trovare più nessuno sul percorso: i cellulari ovviamente non hanno campo in questo posto sperduto e non si sa mai cosa può succedere. Per andare e per tornare vanno via almeno 2 ore!!
6) Pozo Negro = Difficile da trovare, perchè è segnalata solo venendo da nord verso il sud. un villaggetto di 5 casette in una piccola baia raccolta, con mare molto calmo, poco vento e sassi neri al posto della sabbia. La spiaggia praticamente non frequentata da turisti e posto molto silenzioso.
7) Tarajalejo = posto molto grazioso. La spiaggia si trova nell’omonima località, la trovate all’estrema destra del villaggio ed ha un bel palmeto che la delimita alle spalle. Non ci sono sassi grandi come nella spiaggia di Pozo Negro, ma la sabbia è incredibilmente nera! E naturalmente la sabbia qui brucia anche di più rispetto che altrove, anche grazie al fatto che è un posto poco ventilato. Quando si attacca al corpo da la sensazione visiva di essere sporchi di terra o fango. Il posto è semideserto, pochissimi baganti e pochi nudisti. Il mare sembra più sporco che altrove, ma chiaramente è solo l’illusione ottica dato il fondale scuro
8 ) Mal Nombre = Probabilmente la spiaggia che mi è piaciuta di più insieme alle dune a Corralejo. Ci arrivate girando per l’omonima località, poi appena passate davanti all’hotel della catena “Dunas”, dovete immediatamente girare a sinistra e iniziare la discesa che vi porta a mare. Appena arrivati si nota un piccolo chioschetto attrezzato con qualche ombrellone ed una duna abbastanza alta dove qualche amante della privacy si arrampica per stare isolato. La parete della roccia in un punto fa anche da ombra a chi si vuol riparare dal sole. Il mare ha un bel colore azzurro e ci sono molte persone che fanno naturismo. Appena arrivate a mare, se andate a destra ci sono dei "soppalchi" di roccia dove le persone prendono il sole, fino ad arrivare ad un costone. A sinistra invece si trovano i soliti anfiteatri e poi la spiaggia prosegue in tante calette una dietro l’altra e percorribili a piedi. Il vento è variabile:quasi inesistente alle 2 del pomeriggio, più forte al mattino.
9 ) El Cotillo = Si raggiunge in una 15ina di minuti di strada da Corralejo, le indicazioni sono molto chiare. Il paese in sè non offre nulla, è un agglomerato di case in tipico stile isolano. Ma la parte migliore è la spiaggia alla sua destra (per chi è appassionato di surf, sarà invece la sua sinistra ) Arrivati alla fine del paese potete scegliere: a sinistra si scorge una spiaggia abbastanza lunga ma con delle onde molto alte. Quello li è il paradiso dei surfisti e la loro predilezione per il posto la si nota anche dalla loro presenza in giro per il paese: sono vestiti in maniera molto “easy”, capelli rigorosamente biondi schiariti dal sale e diverse ragazze con i capelli rasta portano a spasso il passeggino. La spiaggia a destra è forse la più bella dal punto di vista dei colori del mare: ci sono diverse insenature naturali che si susseguono e, grazie alle rocce laviche nel mare, si sono formate tante bellissime piscine naturali, con l’acqua bassa (e quindi anche meno fredda) di un colore celeste chiaro da cartolina. Le rocce in sostanza fanno da frangiflutti , per cui a riva il mare è piatto, mentre a 200 metri di distanza si vedono le onde fare parecchia spuma bianca. Anche qui soliti anfiteatri. Spiaggia leggermente più affollata rispetto alle altre e con presenza praticamente nulla dei nudisti.
10) Dune di Corralejo = La spiaggia le trovate esattamente in corrispondenza di dove sono parcheggiate le auto lungo il bordo stradale. Andando verso Corralejo, a sinistra ci sono le dune di sabbia e a destra il mare. Le spiagge sono tutte collegate tra di loro. Qui la bandiera verde sulla spiaggia era totalmente afflosciata ed immobile! E così il mare ha potuto dare il meglio di sé dal punto di vista dei colori trasparenti e della temperatura dell’acqua. Unica pecca della spiaggia sono quei due palazzoni della catena Riu: se c’è una cosa più vicina alla definizione di eco-mostri, credo che siano proprio quei due hotel
LUOGHI TURISTICI
Uno dei pochissimi viaggi in cui non avrete l’ansia di fare file per visitare il tal monumento, il tal museo o la tal chiesa in un certo giorno e ad un certo orario sennò si rischia di trovarli chiusi... Se siete affamati di arte, storia e cultura, andatevene a Roma o a Berlino. Sull’isola le attrattive sono principalmente le spiagge. Se decidete di farvi un giro dell'isola e di alcune località del posto, non dovete aspettarvi granché, fatelo giusto per dire “mi trovavo qui e mi vedo anche qualche paesello” Perché è fondamentalmente questo ciò che offre l’isola....
L’escursione fatela di pomeriggio dopo che siete stati in spiaggia per due semplici motivi:
1) non vi giocate la giornata al mare
2) perché al tramonto gli scorci sono molto più belli
Un mini-tour che potete fare è quello che va da Tuinije, sale fino ad Antigua, arriva a Betancuria e poi a discendere passa per Pajara. Sono tutti posti che si trovano sulla stessa strada circolare, perciò facilmente visitabili. Antigua è tranquillamente evitabile, ci passate in mezzo con l’auto e iniziate ad arrampicarvi su per i monti.
Il paesaggio è la cosa forse maggiormente degna di considerazione, dato che si sale anche parecchio in altitudine. Lungo il percorso ci sono diverse aree di sosta panoramiche dove fare foto, riprese e dove ammirare davvero la maestosità della natura e rendersi conto di quanto è brulla quest’isola: il colore predominante è l’ocra e quel poco verde che c’è è quasi tutto artificiale. Arrivati a Betancuria, la prima cosa che si incrocia subito dopo la discesa è la chiesa di Santa Maria, una chiesa molto antica.
Li intorno è bello farsi un giro nelle viuzze e vedere il paesino dal piano superiore della strada, per il resto ci sono 3-4 negozi di sopuvenir ed un ristorante, aperto solo su prenotazione. Se sii capita di domenica si troverà tutto chiuso: è impressionante notare il silenzio che circonda l'area. Discendendo ancora lungo il tragitto, si arriva poi a Pajara, si segnalano altri bei panorami con belevedere; occhio che qui la strada, nonostante sia asfaltata, è fatta tutta di curve e soprattutto diventa un po’ strettina, per cui sempre meglio suonare il clacson, anche perché sotto il ciglio della strada c'è la vallata.
A Pajara ci si può fermare lungo la via principale, visitare la bella chiesetta del paese (sempre sulla via principale) e fare una passeggiata verso i giardini pubblici, dove c’è anche un letto di un fiume prosciugato, ora pieno di bouganville.
Venti km a sud di Morro Jable sorge Puerto de la Cruz, un minuscolo villaggio di pescatori dove le strade corrono ancora sterrate. All'inizio del villaggio sarete colpiti dalla gigantesca pala eolica che a dir poco cozza col resto del villaggio e dall'inspiegabile distesa di roulotte abbandonate. Di per sè il villaggio non avrebbe alcuna attrattiva, se non fosse che proseguendo per altre poche centiaia di metri arrivere al faro di Punta di Jandìa, da cui potrete godere di una vista magnifica. Per raggiungere il posto da Morro Jable parte una stradina sterrata di 20 km circa; dopo circa 12 km troverete uno svincolo: prendendo a destra si sale per un passo di montagna che porta a Cofete, a sinistra si va per Punta de Jandìa.
DIVERTIRSI
Chi va a Fuerte non ci va per fare casciara o per tirare l’alba tutte le sere. Ci si va per il mare, per rilassarsi , per godere di paesaggi splendidi e di un clima ottimo anche in pieno inverno. E’ da premettere che se andate in un periodo fuori stagione (febbraio) gli già scarsi intrattenimenti sono davvero ridotti all’osso…
Così come in generale, proprio per il clima mite, nel periodo invernale un buon 30% di ospiti sull'isola è over 60. D'estate invece è alta stagione e anche gli eventi e le serate di svago si moltiplicano.
Al Sud l’isola offre decisamente attrattive minori rispetto al Nord. Morro Jable: In paese ci sono alcuni locali dove poter bere qualcosa al picolo porticciolo, sul lungomare invece ci sono vari negozi che si susseguono uno dietro l'altro, compresi alcuni pub. Sul lungomare di Jandia si può perdere tempo entrando nelle sale giochi a buttar via qualche spicciolo, nei negozi di souvenir o nelle decine di profumerie e negozi di elettronica , il tutto sparpagliato nei diversi “centri commerciali” che si susseguono sul lungomare uno vicino all’altro, che altro non sono che delle palazzine di due piani con nomi altisonanti e qualche dedalo di negozietti.
Sempre in tema souvenir, sembra che sia un must dell’isola comprare una qualunque cosa che sia fatta a base di Aloe Vera, di cui c’è una consistente produzione in loco. Inoltre da notare che l’isola è piena zeppa di scoiattolini. E proprio per questo motivo, oltre la già citata Aloe, qualunque berretto, bandana o maglietta voi compriate, vi troverete la solita effige del roditore che ammicca, o in alternativa quella dei cammelli o dei pappagalli.
I negozi in bassa stagione (febbraio) chiudono anche relativamente presto, alle 22:00 e dopo quell’ ora già non si trova più nulla di aperto. Se state per comprare un profumo e a breve dovete andare alle Canarie, fatelo li: i prezzi sono parecchio più bassi che da noi e con i negozianti (quasi tutti pakistani) si può tranquillamente trattare sul prezzo.
E’ vero inoltre che gli oggetti di elettronica costano mediamente di meno che da noi (non tanto di meno a dire il vero): su alcuni si può spuntare un buon prezzo, ma fate attenzione ai prezzi civetta in vetrina. Vi mettono dei cartellini con offerte farlocche: se andate a chiedere precisazioni, poi vi dicono che il prezzo esposto è solo quello dell’ oggetto, ma senza cavi, batteria e tutto il resto! Naturalmente per chi fuma sigarette andrete a nozze: un pacchetto di Marlboro Lights costa 1,87 euro! E’ difficile che troviate qualcuno che parli fluentemente italiano ( a meno che non lo sia ), tutti dicono che lo capiscono un poco e basta.
Al contrario del tedesco, che è parlato da tutti e anche in maniera disinvolta: dai receptionist ai negozianti per finire ai tassisti. Questo almeno nel sud dell’isola, mediamente più frequentata dai teutonici, a differenza del nord, più battuto dagli inglesi. In effetti a Corralejo si sente parlare quasi solo inglese! Corralejo: qui si nota a colpo d’occhio il maggiore fermento della cittadina. Innanzitutto è più grande di Morro Jable, poi ha delle zone ben localizzate dove si concentra la maggiorparte della gente.
Sono tutti a passeggiare tra le vetrine ed i pub sul lungo vialone che parte dal nord, divide la città e arriva all’isola pedonale, per poi infine giungere al porticciolo, altre due zone in cui ci concentrano parecchi locali per turisti. Questa via principale è piena di negozi e posti dove mangiare, anche se si segnala la massiccia presenza di ristoranti e di negozi gestiti da cinesi che poco hanno a che fare con i souvenir o la cucina canaria...
Indipendentemente poi dal tipo di cibo che si serve nel locale, i camerieri sono tutti li sul viale ad invogliarvi ad entrare dentro il loro ristorante. La città poi offre anche un parco acquatico....
Ci sono parecchi shopping center su questa via e uno di questi, il Centro Commerciale Atlantico, ospita al primo piano alcuni locali, tra cui vari disco-pub (Capone. La maggiorparte di loro propongono il video karaole o partite di calcio. Tutti questi locali mediamente sono semi vuoti, almeno intorno alle 23:00. Al piano di sotto di questo centro commerciale ci sono altri locali, tra cui il Kiwi, gestito da un pugliese. In generale, confrontando i prezzi dei souvenir e dei locali, si può affermare con certezza che Corralejo è leggermente più cara di Morro Jable.